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Informazioni Ischia Porto Chiese La Chiesa di San Pietro a Ischia

La Chiesa di San Pietro a Ischia - Ischia Porto

Informazioni Ischia Porto Chiese

La Chiesa di San Pietro a Ischia

Chiesa di Santa Maria delle Grazie in San Pietro. Monumento barocco della fine del XVIII secolo sul Corso Vittoria Colonna.

Passeggiando per il centralissimo Corso Vittoria Colonna, la strada che collega le due frazioni di Ischia Porto e Ischia Ponte, balza subito agli occhi una chiesa per stile e architettura assai diversa dalle altre in giro sull’isola.

Sagrato tondeggiante, facciata convessa, cupola con maiolicati gialli e verdi, la Chiesa della Madonna delle Grazie e delle anime del Purgatorio presenta soluzioni tipicamente barocche, compresa la pianta ellittica che disegna l’interno dell’edificio, evidente rottura con la tradizione della croce latina che ricorre invece in tutte le altre chiese presenti sul territorio.

Particolarità che forse si spiegano col fatto di "appartenere" a una minoranza, quella dei pescatori, storicamente egemone nel piccolo borgo di case bianche addensate l’una sull’altra tutt’attorno all’edificio.



Vicinissimi, il mare e la spiaggia dove
, in un passato nemmeno tanto lontano, le immagini ricorrenti erano quelle di uomini chini a rammendar le reti o ad aggiustare le proprie piccole imbarcazioni.

Attimi, scene di vita scalzati dalla modernità del turismo, ma che sopravvivono nei sentimenti dei fedeli, tanto che è San Pietro, l’apostolo dei pescatori, il santo venerato in parrochia, quello in cui onore ogni anno, il 29 giugno, viene celebrata la processione e, con il cui nome, è più conosciuta la stessa chiesa.

Del resto, la preferenza per le linee curve è un’efficace metafora della "navigazione incerta" della vita, come appunto nel caso di chi va per mare, esposto alle mille insidie di un ambiente ostile come l’acqua, per di più ispiratore di paure ancestrali facilmente riconducibili all’influenza del maligno.

E infatti c’è una storia terribile che incrocia quella della Chiesa. Protagonista, suo malgrado, Pasquale Battistessa, un gentiluomo napoletano ucciso in chiesa durante i moti rivoluzionari del 1799, colpevole di sostenere gli ideali di libertà e democrazia della nascente Repubblica Napoletana, la cui eco non aveva tardato ad arrivare sull’isola d’Ischia.

In realtà, la faccenda è ancora più tremenda, perché Battistessa era stato precedentemente impiccato sulla spiaggia della Mandra e, se si rese "necessario" finirlo in chiesa, fu soltanto perché non era morto ma, incredibilmente, solo svenuto. L’accidente, che ben valeva la grazia, a maggior ragione perché avvenuto in un luogo sacro, fu invece "risolto" dai carnefici della casa reale a coltellate ai piedi dell’altare maggiore, macchiandosi così di un tremendo omicidio. 

Soltanto un secolo dopo, l’on. Matteo Renato Imbriani, esponente dell’Estrema sinistra storica della fine del XIX secolo, ottenne che al Battistessa fosse intestata la strada di fianco alla Chiesa dove si era consumato l’efferato assassinio.

Ancora oggi è leggibile l’epigrafe dettata dallo stesso Imbriani:
«Sui gradini dell’altare maggiore / di questo tempio / Pasquale Battistessa / cittadino probo esemplare / strappato al nodo del carnefice / veniva / per ordine di giudice infame / scannato nel 1799 / Ischia / restituita al gran consesso nazionale / dalla sovranità popolare / pone questo ricordo / a pietà e decoro della vittima incolpevole / ad affermazione morale / che Giustizia e Nemesi / infallantemente / si susseguono nella storia / questa ultrice delle violazioni dell’altra / nella prospiciente Gaeta / 62 anni dopo / l’ultimo dei Borboni di Napoli / espiava / le brutture della sua dinastia».

Giustizia e nemesi, il bene e il male, la vita e la morte. Tutto, in un solo, magnifico luogo. La Chiesa di San Pietro a Ischia Porto, simbolo di fede e di riscatto dell’isola più grande del Golfo di Napoli.

Orari delle Ss.Messe:
- invernale fer. 18.00 fest 9.00 – 10.30- 12.00 – 18.00
- estivo dom.9.00-10.30-12.00-18.30-20.00 (19.00 prefestivo)

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